giovedì 30 dicembre 2010

IL MIO PRIMO NATALE.

Questo non è stato proprio il primo Natale.
Perchè io, in effetti, ho quasi 9 anni.
Circa.
Cioè...
Non so quando sono nato di preciso.
Ma si sa per certo (perchè lo hanno detto al mio papà) che sono entrato in canile in qualche momento del 2002 e ne sono uscito alla fine del 2010.
Quindi io, per tutto quel tempo, non lo sapevo mica che esisteva una cosa come il Natale!

Invece quest'anno tutto è stato diverso e nuovo!
Siamo andati con la famiglia  al completo (mamma, papà e sorella quadrupede) a casa di un'umana anzianissima che tutti chiamano "nonna" .
Lì, con tanta altra gente che mi faceva carezzine di continuo, abbiamo mangiato.
Tutti erano felici e ridevano.
Io pure.
Poi, all'improvviso, qualcuno ha messo sul tavolo tante scatole colorate.
Bellissime!
Lucenti!
Profumate di cartone.
Io le guardavo ma non avevo idea di cosa fossero.
E ....pensate un po': una di quelle scatole era per me solo.
LA MIA SCATOLA!
Me l'hanno data, mettendola delicatamente a terra vicino a me.
L'ho guardata.
L'ho annusata.
Ho scodinzolato molto in segno di ringraziamento.
Spero abbiano capito la mia gratitudine.
Anche se, a dire il vero, non sapevo mica a cosa servisse...

Poi, quando mi ci ero appena seduto tutto fiero accanto, qualcuno l'ha presa ed ha fatto una cosa incredibile.
L'HA SCARTATA.
Pensate un po'...dentro c'era addirittura una sorpresa!
Un gioco di gomma tutto per me che se lo schiacci suona.
Ragazzi!
Non stavo più nel pelo!
Io non so giocare molto bene perchè al canile, quando ero piccolo, nessuno me lo ha insegnato.

MA QUELLO...ERA IL MIO.... PRIMO REGALO DI NATALE!
Non sapete che emozione!
Non riuscivo proprio a calmarmi.

Sono stato talmente felice che, appena tornato a casa, provato dale troppe emozioni,
sono crollato nella cuccia e ho sognato una montagna di fette biscottate.

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE A TUTTI!



Ciao a tutti ragazzi!

Come vedete mi sono ambientato nello spirito natalizio con tanto di fiocco rosso e albero di Natale.
A dire la verità però...quell'albero lì non me la racconta giusta...
Io l'ho annusato e riannusato più volte...
Ci ho girato intorno...
l'ho guardato bene da tutte le parti...
Ma mica profuma di verde per niente!
Ci volevo fare la pipì sopra per sperimentarlo un po' , ma mia sorella mi ha detto che non si deve assolutamente fare!
Ma che cavolo di albero è allora !?!?
Boh!
A capirli questi umani!
Devo confessare che oggi sono un po' emozionato perchè, nonostante i miei quasi nove anni, questo è il mio primo Natale in famiglia.
In canile mica c'era il Natale!
Non se ne sentiva per niente parlare.

Ora invece mi dicono che stasera mi arriverà anche un regalino...
Beh!
Non mi dilungo che mi devo andare a sistemare il fiocco per la cena...
Però io e mia sorella quadrupede vi auguriamo 
buone feste!!!!!
.

domenica 28 novembre 2010

Ruby è mio FIATELLO.

Ecco.

Lo sapevo.

Dopo il dentifricio per cani,
il gel antitartaro,
la pulizia dei denti,
le caramelline autopulenti a forma di osso,
la psicoterapia,
il training autogeno,
lo yoga-pennicozzo pomeridiano...

Anche l'osso supertecnologico, ipoallergenico e antibatterico  
ha fallito.

Alzo le zampe.

Io ce l'ho puzzolente.

L'alito.
.

martedì 23 novembre 2010

Passioni incontrollate.

Io questo umano qui lo amo.

E' bello.

Profuma di erba.

Mi piace quando mi porta a spasso e mi fa fare il giro dietro la scuola dei bimbi e poi verso il fiume dove c'è un muretto che puzza tantissimo e mi piace da matti.

Adoro fare quello che fa lui.
Ad esempio, sedermi accanto alle sue gambe, vicino vicino.
Quando lavora al computer, mi piace sdraiarmi sui suoi piedi.
Oppure seguirlo se va in un'altra stanza.
E poi seguirlo se va in bagno.
E poi seguirlo se torna nella stanza di prima.

Mi piace passare il tempo ad osservarlo.
Fissare con gli occhi le sue mani che si muovono per  prendere oggetti che non capisco proprio sempre.
Ma non mi importa.
Perchè lui è bello.
Sempre.

E poi, fa cose stupende.
A volte, si siede davanti ad un oggetto luminoso che si chiama televisore.
E lo guarda per ore.
E mentre lo guarda, senza farmi notare.... io guardo lui.

Che, diciamocelo chiaramente,
è moooolto più interessante.
.

venerdì 19 novembre 2010

L' apprendista

Dovete sapere che in canile (per tutti i 7 anni in cui ci ho vissuto) non mi sentivo proprio rilassatissimo.
No.
Anzi.
Scoppiavano liti per un nonnulla e dovevo stare continuamente in guardia.
Gli umani poi, non erano molto gentili lì; e quindi mi toccava fare bene attenzione a quel che facevo.

Di riposo non se ne parlava.
Di relax nemmeno.
I sonni tranquilli...manco in cartolina.

Ma.
C'è un ma.
Da quando sono arrivato qui nella mia nuova famiglia,
ho scoperto una cosa FAVOLOSA:

IL PENNICOZZO POMERIDIANO.
Che gioia!
Che goduria!
Che bellezza spaparanzarsi a panzetta!
Oh ragazzi!
Mi sono impegnato.
Ho sperimentato.
Mi sono applicato moltissimo.
E alla fine, eccomi qui, dedito a questa nuova attività con una nonchalance degna del più esperto dei guru indiani.



















Da oggi in poi, chiamatemi pure Panzallaria Yogananda Ruby.
.

lunedì 15 novembre 2010

Presentazioni_parte II

Ciao Ragazzi!!
Come ve la passate?
Oggi vi volevo farvi vedere una cosa...

No.

Non è un mocho vileda.

Non è uno spazzolone.

Non è una parrucca che ha preso la scossa a 220 V. 

Non è neanche Marilyn Monroe in una sua celebre posa plastica.

Questa, umani ed umane...


















...E' MIA SORELLA.
E scusate se è poco....

venerdì 12 novembre 2010

Inconvenienti


Il mio nome è Ruby (diminutivo di Rubacuori),
ma nel giro di un annetto scarso (ovvero da quando sono nella mia nuova famiglia) mi avranno appioppato almeno 5/6 soprannomi diversi.

Siamo partiti con "Nube tossica" a causa del mio odorino corporeo iniziale, a metà fra il pesce putrefatto e un piccione morto da tre settimane.
Per poi passare a "nonno Ruby" (causa l'età),
a "Biancone" (con enfasi sulla o),
"Felicetto",
"Il reuccio de' trastevere",
e non mi ricordo neanche più quanti altri.

Tuttavia, la serie di soprannomi che hanno definitivamente ed irrimediabilmente compromesso la mia reputazione sono tutti quelli legati al mio...diciamo...alito pesantuccio.


E qui, sono stati snocciolati epiteti quali "Er Fiatella", oppure il "Turbo Fiata".

Ora,
io capisco che a volte, soprattutto quando mi emoziono e mi viene il fiatone, dalla bocca non escono proprio rose e viole ed emano un alito non proprio corroborante....
ma dire che anche solo se sorrido o ansimo nei paraggi di qualcuno, gli faccio le meches con acconciatura frisée....mi sembra un tantino esagerato....

E poi scusate!
Ma che è colpa mia se ciò un dente ogni quarto d'ora!?

giovedì 11 novembre 2010

Giornate tipo.

La mia giornata tipo durante i sette anni in cui ho vissuto nel canile.

Svegliarsi all'alba; annusare l'aria.
Aspettare la luce del giorno.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare ancora il cielo.
Litigare con compagni di box per il cibo.
Fissare ancora il cemento.
Aspettare.
Aspettare che succeda qualcosa: niente. Non succede niente.
Allora, tornare a fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Fissare il cielo.
Fissare il cemento.
Annusare l'aria.
Aspettare sempre che succeda qualcosa.
Cercare di ricordare il muso della mia mamma quadrupede: niente. Non me la ricordo più.
Quindi, annusare il cielo.
Fissare il cemento.
Aspettare l'imbrunire.
Litigare con compagni di box perchè nervosi.
Sdraiarsi sul cemento.
Sentire freddo.
Fare pace con compagni di box per tenersi caldi.
Provare a dormire, fissando il cielo.
Aspettare l'alba per ricominciare tutto da capo.

La mia giornata tipo nella nuova famiglia.


Svegliarsi all'alba; annusare l'aria.
Fissare mamma e papà umani per due orette (che belli!), finchè non si svegliano.
Al primo accenno di movimento, cominciare ad agitarsi, scodinzolando, zompettando e saltando per tutta la casa.
Mangiare la colazione preparata dalla mamma.
Mentre mamma e papà umani fanno la loro colazione, fissarli intensamente per ottenere fetta biscottata.
Salutare pigrona di sorella quadrupede che si sveglia per ultima.
Andare con papà umano a fare passeggiata.
Al rientro, fermarsi in cucina per fissare pacco fette biscottate sperando che cada dal tavolo. Niente. Non cade.
Giocare con palllina.
All'ora di pranzo, sedersi esattamente nel mezzo fra mamma e papà sperando di ottenere fetta biscottata.
Fare altra passeggiata con papà.
Annusare con attenzione e scrupolo ogni ruota di macchina che si incontra nel tragitto.
Fare cacca davanti al portone del setter del vicino di casa. Quello antipatico.
Tornare a casa.
Fissare scatola fette biscotatte: forse adesso cade dal tavolo. Niente.
Giocare con pallina.
Schiacciare pisolino ristoratore.
Appena buio, mangiare cena tutti insieme: io, mamma umana, papà umano e sorellina quadrupede.
Finire tutto il più veolocemente possibile per avere tempo di  sedersi esattamente nel mezzo fra mamma e papà per impietosirli con sguardo languido al fine di ottenere fetta biscottata.
Spaparanzarsi per due/tre ore sotto il divano e prendersi le supercoccole da papà.
Fare ultima passeggiata con papà: la più bella. Io e lui da soli.
Annusare aria fresca.
Fare pipì a tutti gli angoli di tutti i palazzi. Con scrupolo.
Fare cacca davanti al portone del setter del vicino di casa. Non lo sopporto proprio quello lì.
Rientrare e scodinzolare fortissimo sperando di ottenere fetta biscottata.
Andare in cuccia morbida.
Dormire.
Sognare un mondo fatto di fette biscottate.
Aspettare l'alba per ricominciare tutto da capo.

ps: e voi? Che fate nella vostra giornata tipo?

mercoledì 10 novembre 2010

Meravigliosa scoperta

Oh ! Ragazzi!
Ho fatto una scoperta favolosa!

Ma lo sapevate voi qual'è la cosa al mondo più bella, interessante e coinvolgente da fare?!!?

Io l'ho capita da poco.
Si fa così.

Ci si mette davanti al proprio umano.
Anche al suo fianco va bene.
Ci si siede comodi.
Si assume una posa fiera e possibilmente un tantino compassionevole.

E lo si fissa per ore, finchè gli occhi non si stancano.

Fidatevi.
Sono cose che nella vita danno una vera soddisfazione.

ps: se poi si esegue questa operazione in prossimità dei pasti, oltre a ciò, consiglio vivamente di poggiare il muso sulla coscia dell'umano, nella speranza di ricevere un pezzetto di cibo come compenso per cotanto sforzo e cotanta concentrazione.

martedì 9 novembre 2010

Nube tossica


Mi dicono che quando sono entrato in questa casa, il giorno stesso che mi hanno prelevato dal canile, dal mio pelo si innalzava una specie di nube tossica che appestava l'ambiente circostante nel raggio di almeno 3 chilometri quadrati.
In pratica abbiamo sfiorato la decimazione dell'intero quartiere.

Beh! Avrei voluto vedere voi!
Sette anni di canile senza mai un bagnetto!
In ogni caso, a me quell'odore non sembrava poi così male.
In fondo, l'ho trovato molto simile alle cose morbide e possibilmente putrefatte (ma queste ultime ti capitano solo se sei davvero fortunato) che si trovano nei prati, sulle quali mi piace tanto ravanarmi di testa, di schiena e di orecchie.
Insomma con ogni superficie possibile del mio corpo.

Poi, se a questo paragoniamo la puzza allucinante  di vaniglia e borotalco che aleggiava intorno alla sorellina quadrupede, beh!
Scusatemi cari umani, ma non c'era paragone!

Fatto sta, che dopo un'oretta che mi trovavo in questa casa, la mia mamma, piano piano mi ha messo dentro una cosa bianca che sembrava un'enorme scatola lucida.
L'ha riempita d'acqua calda e ha cominciato a lavarmi.
Mica mi piaceva per niente quell'operazione lì....

Però mi sono voluto fidare.

Mi distraevo guardandola.
Era veramente bella.
Strana, eh?!
Ma bella.
Aveva i peli solo sulla testa (come tutti gli umani ho notato).
Le mani erano delicate.
Non facevano male come quelle delle persone che stavano in canile.
Anzi, mi riempivano di coccole.

La mia mamma, l'ho capito subito, profumava di erba.
O almeno di quello che ricordavo essere l'odore d'erba.
Insomma ragazzi, il bagnetto non mi piaceva affatto.
Il tanfo del sapone alla vaniglia mi faceva venire il voltastomaco.

Ma la mia nuova mamma.....
lei no.
Lei era tutta un'altra storia.
Era spettacolare.
E mentre me la guardavo rapito....
ho capito

che la amavo già.

lunedì 8 novembre 2010

Certe cose vanno chiarite subito

Allora,
appena entrato nella nuova famiglia, qualche mese fa, ho capito bene che la prima regola da imparare era la seguente:

"la sorellina minore quadrupede è il boss".

Dall'alto dei suoi 20 cm, lei tutto vede, tutto controlla e tutto dirige.
Considerando che quando è impettita, per guardarla nelle palle nere degli occhi, mi devo sdraiare completamente rasoterra, direi che assomiglia piuttosto a una salsiccia grigia coi peli.

In ogni caso, sarà pure una nana pelosa, ma in casa, se la comanda lei.
Su tutti.
Su mamma, papà e di conseguenza anche su di me.

Mi è chiaro ormai che tutto ciò che esiste nel mondo è suo.
Se cade qualcosa a terra è sua.
Se ci sono due palline (una per me e una per lei) sono tutte e due sue.
La mia cuccia, quando lei la vuole è sua.
Se non la vuole più, diventa mia.
Ma se per caso, il suo unico neurone impazzito le dice che adesso la rivuole. allora è di nuovo sua.

Al canile non la conoscevo.
Ma questa, evidentemente, deve essere una rigida ed ineluttabile legge planetaria.
Perchè qui in casa nessuno la discute.

domenica 7 novembre 2010

COME LA VITA CAMBIO'

Nella mia ormai lunga vita, devo dire, ne ho passate tante.
Mi hanno portato in un canile che ero ancora cucciolo. 
Non ricordo proprio bene, perchè è passato tanto tempo.
Mi hanno messo in un box di cemento.
Ed hanno chiuso il cancello.

Quel cancello si è riaperto solo 7 anni dopo.
Che poi per voi umani forse non saranno neanche tantissimi; ma per un cane sono davvero infiniti.
Contarli tutti è stato proprio difficile.
Giorno dopo giorno, il ricordo della mia mamma svaniva e con esso, quello dei pochi giorni liberi e felici.
L'odore dell'erba si era dissolto, per quanto mi sforzassi di tenerlo a mente.
Ho conosciuto la solitudine.
E ho dovuto imparare a difendermi dai poveri sfortunati come me che arrivavano nel canile.
Ho combattuto per il cibo.
E ho combattuto contro la monotonia di una vita fatta di giorni tutti uguali.
I ricordi prima si mescolavano, confondendosi; e poi man mano svanivano nel nulla, condensandosi in un giorno unico.
Lungo 7 anni.

Ho imparato la saggezza, la pazienza e la stanchezza tipiche della mia età.

Ho visto molte lune sorgere e tramontare in un piccolo quadrato di cielo.

Ho aspettato.
E aspettato.
Anche quando la mia mente era talmente vuota da non trovare altri pensieri con cui occuparla, ho aspettato ancora.
Non sapevo bene cosa.
Ma ero sicuro che la vita non poteva essere solo quella.
Doveva esserci qualcosa in più.
Lo sentivo.

Infatti era così.
Un giorno, improvvisamente, senza che nessuno mi avvisasse, senza nessun preparativo particolare, tutto è cambiato.
In poche ore la mia vita è tornata ad avere un senso.

Era il 21 gennaio 2010.
E' da quel giorno che tutti hanno cominciato  a chiamarmi Ruby.
A dire il vero, quello fu il primo giorno che qualcuno si rivolse a me con un nome.
Un nome tutto mio!
E chi l'aveva mai avuto un nome...
L'unica cosa che possedevo, prima di quel 21 gennaio, era un  numero: quello del mio tatuaggio.

Oggi, a distanza di quasi un anno, sono moltissime le cose che posseggo.
Una mamma e un papà umani, una sorella quadrupede, una cuccia, una ciotola tutta mia, una pallina, ....
Beh potrei continuare a lungo.
Ma avrò tempo per raccontare.
Per oggi vi saluto così, con questa presentazione malinconica, che si apre però ad una serie infinita di giornate felici e anche un po' da ridere: la mia vita di oggi.


PRESENTAZIONI

Mi chiamo Ruby e sono un cane come tanti: meticcio, adulto e dall'aspetto un po' banale.
Ho un lungo passato fatto di anni trascorsi chiuso in un box di canile.
Ed un intenso presente nella mia nuova famiglia umana.
Ho idee, pensieri e riflessioni sul mio mondo.
E qui ho deciso di raccontarveli.
Perchè la vita, vista dai miei 40 cm di altezza, oggi non è poi così male.

Contatti

rubycosedacani@gmail.com

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